Se siete arrivati fin qui, molto probabilmente è perché avete curiosità di scoprire come si è conclusa la nostra attività di accoglienza a partire dall’albo illustrato di Beatrice Alemagna, Che cos’è un bambino?.
LEGGERE DA SCRITTORI
Dopo una prima fase in cui ci siamo dedicati alla lettura dell’albo per ragionare sul contenuto, abbiamo provato a leggere da scrittori, cioè provando a indagare e copiare le strategie di scrittura messe in atto dall’autrice.
Ho dunque proposto ai ragazzi di riscrivere l’albo con la tecnica del ricalco, cambiando il titolo:
Che cos’è un adolescente?
Ne è nato subito un dibattito che ha richiamato la discussione iniziale sulla copertina dell’albo: ma si può descrivere un adolescente tipo quando tutti noi siamo diversi? Ci sono caratteristiche che ci accomunano a prescindere dalle peculiarità di ciascuno? Non abbiamo trovato un accordo sulla risposta. Ma in fondo scrivere è pensare: la riscrittura dell’albo ci avrebbe costretto a riflettere proprio su questo.
Durante i confronti iniziali a gruppi, i ragazzi avevano osservato due aspetti peculiari dell’albo che avevamo poi condiviso a voce alta e che ora loro avrebbero dovuto far propri:
- Alemagna ha selezionato alcuni ambiti per descrivere i bambini (aspetto fisico, idee, desideri, motivi per cui piangono, …);
- per alcuni di questi aspetti i bambini vengono confrontati agli adulti, che vengono descritti proprio dal punto di vista dei piccoli.
Per velocizzare il lavoro (si tratta pur sempre di un’attività di accoglienza!) ho selezionato io i prompt da cui partire per la riscrittura, mantenendo la divisione a gruppi. Il dibattito che ha preceduto la scrittura di ogni pagina è stato acceso; io ho potuto godere delle riflessioni che sono emerse.
Alcune volte le parole erano troppo difficili da trovare per dare voce in modo preciso ai loro pensieri; altre volte le parole erano troppe ed è stato necessario ricordare la strategia del “Riduci all’osso”.
Alla fine abbiamo ottenuto sei riscritture diverse e quindi è stato necessario scegliere la versione più calzante: per ogni prompt ho raccolto le varie versioni in una slide e abbiamo scelto insieme cosa tenere, cosa cancellare e cosa unire. Anche in questo caso ne è emerso un interessante dibattito: per scegliere, dovevano esprimere la loro opinione argomentandola adeguatamente.
Nei piani iniziali c’era il coinvolgimento in parallelo del collega di Arte che avrebbe dovuto lavorare sulle immagini in modo personale e originale, ma purtroppo non è stato possibile e così ho chiesto loro se preferissero affiancare ad ogni pagina del nostro libro una loro foto o un’immagine ripresa da Internet. Abbiamo approfittato della passione di uno degli alunni per gli strumenti di AI e, sotto la sua guida, ognuno di loro ha generato un’immagine che rappresentasse la propria idea dell’adolescenza, usando gli “strumenti magici” di Canva.
Questo è il nostro risultato:
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